Mercoledì 31 gennaio, il Consigliere federale Albert Rösti si esprimerà sulla riorganizzazione del servizio postale che andrà ad aggravare un servizio pubblico in condizioni sempre più precarie e inaccettabili.
Alcune attività della Posta legate al mandato di servizio universale sono sempre state deficitarie. Garantire una rete capillare, una distribuzione di lettere, pacchi e giornali anche due volte al giorno in tutte le regioni non poteva e non può essere redditizio. Ma ciò non era un problema.
Negli “obiettivi strategici” delle Ferrovie federali svizzere per gli anni da 2019 a 2022, il Consiglio federale scrive: “Le FFS sviluppano e forniscono soluzioni di mobilità attrattive, sicure, puntuali e di qualità per la clientela del traffico viaggiatori e merci; in questo modo esse garantiscono un trasporto pubblico accessibile e conviviale”.
La realtà è molto diversa. Gli utenti assistono, purtroppo, a un peggioramento delle prestazioni.
Lunedì 27 novembre si è tenuta l’assemblea dell’Associazione per la difesa del servizio pubblico. Si è discusso dell’importante lavoro svolto lo scorso anno e delle sfide per il futuro. In particolare, si sono affrontati i rischi derivanti dagli eccessi delle nuova tecnologie, della liberalizzazione del mercato dell’energia elettrica, del ruolo e dei problemi dell’Ente ospedaliero cantonale, dell’Organizzazione sociopsichiatrica e del rischio di una sua privatizzazione, dei problemi che toccano i giovani.
PER UNA TRASFORMAZIONE DIGITALE RISPETTOSA DELL’UTENZA
Il Comitato dell’Associazione per la difesa del servizio pubblico (ASP) ha invitato alcuni responsabili della Cancelleria dello Stato a tracciare le linee direttive guida per la trasformazione digitale dell’amministrazione cantonale. In base alle relazioni presentate sul tema “opportunità e rischi della digitalizzazione”, ha potuto constatare che la strategia di base mira a facilitare le attività amministrative assicurando nel contempo la possibilità di dialogare con i funzionari dell’Amministrazione.
L’Associazione per la difesa del servizio pubblico (ASP) ha deciso di occuparsi dei trasporti pubblici, poiché la problematica della mobilità sta assumendo una grande importanza, per le spese a carico dell‘ente pubblico, il sacrificio di territorio e l’emergenza climatica.
Il comitato dell’Associazione per la difesa del servizio pubblico (ASP) ha preso atto con incredulità della decisione di aumentare i prezzi dei trasporti pubblici, sia per gli abbonamenti (+10%) che per i biglietti (+8-9%).